Tomobiki• |
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| Unwanted questions;
Alla fine la sua insistenza aveva avuto la meglio.
La maga degli spiriti stellari già dopo i primi 100 metri s’era pentita d’aver acconsentito alla trovata di Natsu di tornare a piedi a Fairy Tail.
Non avevano fatto altro che camminare da allora. Ed erano passate 4 ore!
<< Natsu… >> chiamò il mago con voce supplicante.
<< Uhm >> aveva mugugnato. Segno che stava ascoltando.
<< Possiamo fermarci per un po’? Le mie gambe non reggono più. >>
<< Non puoi chiamare Horologium come fai di solito? >>
Quel giorno il ragazzo era in vena di risposte. Tutto ciò irritò incredibilmente Lucy, che decise –però- di mantenere la calma, per non incrinare quell’atmosfera tranquilla. Rappresentava l’incredibile il fatto che il dragon slayer non avesse voglia di distruggere qualcosa, quindi per quale motivo avrebbe dovuto dargli una ragione per arrabbiarsi?
Sospirò cercando di calmare i nervi.
<< L’ho già evocato prima, ricordi? Più di una volta al giorno è impossibile. >>
Lucy –che fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo fisso verso i suoi poveri piedi che chiedevano pietà- alzò gli occhi e iniziò ad osservare Natsu, che sembrava proprio non accusare nemmeno il minuscolo sintomo di stanchezza.
<< Yosh! >> aveva detto a gran voce all’improvviso, fermandosi di botto.
<< E adesso che… >> aveva sporto il mento sopra la spalla destra di Natsu e i suoi occhi avevano focalizzato una bellissima e verdeggiante distesa d’erba. Si trovavano su un piccolo dosso e da lassù il panorama era mozzafiato.
<< Che ne dici se ci fermiamo per un po’ qui? >> aveva esordito Natsu, stupendo la bionda.
<< O-Okay. >> l’aveva guardato storto, con aria interdetta. << Ma… non mi sembri stanco. Perché ci fermiamo? >>
Non ottenne risposta, ma in cambio Happy –che fino a quel momento aveva svolazzato nelle vicinanze ammirando gli alberi- le si avvicinò con fare malizioso.
<< Vuole che ti riposi un po’, visto che sei stanca. >> bisbigliò.
<< E-Eh? >> era arrossita. << Ma vah… Impossibile! >> lo aveva scaraventato via con un colpo.
Il ragazzo dai capelli rosa s’era seduto poco più in avanti di lei, con le gambe quasi penzoloni giù per il ridosso della collinetta e ancora una volta si fermò ad osservarlo senza battere ciglio.
Cavoli, quante strambe avventure aveva vissuto e affrontato da quando aveva conosciuto quel casinista di un ragazzo!
Le venne da sorridere e -quasi inconsciamente- dopo quei pensieri si avvicinò a lui.
Non si voltò a guardarlo. Lui fece lo stesso. Iniziarono a ammirare il sole che s’apprestava a raggiungere l’orizzonte.
Lucy respirò profondamente quella dolce e calda brezza primaverile che le scompigliava leggermente i capelli provocandole dei piccoli e piacevoli brividi.
Pensò proprio che non avrebbe voluto trovarsi in quel luogo con nessun’altro al di fuori di Natsu e questo le provocò un sussulto al cuore.
<< Neh, Natsu! >>
Sta volta il ragazzo s’era voltato a guardarla, quasi curioso.
<< Che c’è? >> aveva chiesto.
<< Cosa faresti se ti dicessi che sono innamorata di te? >>
La giovane si sarebbe aspettata un: EEEEEH?????!!!!, che però non arrivò.
Natsu s’era limitato a piegare di lato la testa e a voltare di nuovo lo sguardo verso la pianura antistante.
<< Lucy… >>
<< S-sì? >>
Capperini! Ma perché aveva sputato quella domanda così all’improvviso?!
<< Cosa faresti se ti dicessi che non lo so? >>
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